giovedì, dicembre 01, 2005

Pensieri Religiosi


Un documento vaticano vieta l'ammissione dei gay al sacerdozio, anche se casti.
Niente conferenza stampa di presentazione: il Vaticano ha preferito evitare le domande di Platinette.
Il cardinal Grocholewski, responsabile del documento, ha spiegato che può essere ordinato prete chi ha avuto esperienze gay solo transitorie, per curiosità, ubriachezza, carcere, vantaggi vari; e purchè tutto sia cessato tre anni prima dell'ordinazione.
-Chi è il nuovo parroco?-
-Non lo so, ma tre anni fa era un carcerato ubriacone che curiosava fra le chiappe del direttore del carcere per ottenere la libertà.-
-Non vedo l'ora che mio figlio ci vada a catechismo!-
L'Osservatore romano ha affidato il commento duro al gesuita Tony Anatrella. (Anatrella è pure psichiatra. Cura i pazienti con le risate che si fanno quando sentono il suo cognome.)
Secondo Anatrella S.J., il sacerdote gay è narcisista, seduttivo e manipolatore di idee e di persone. ( Fonte: diocesi di Boston. ) Peccato vogliano escluderlo: sarebbe perfetto per le ospitate a Domenica In.
Com'è che le persone religiose ce l'hanno così tanto contro i gay? Se è un tema così importante, com'è che Gesù non dice una parola in proposito?
Gesù non dice una parola su questo, ma tante sulla tolleranza, l'accettazione, il non giudicare, il frequentare i reietti e gli ultimi. Il papa lo ha ricordato: -Non guardare la pagliuzza nell'occhio del tuo vicino, ma la trave nel tuo occhio. - Al che i gruppi gay hanno replicato:- Se la trave te la metti nell'occhio, lo stai facendo nel modo sbagliato.-

Daniele Luttazzi